Assieur Consulting ha partecipato anche quest’anno al Welfare Italia Forum. L’evento, alla sua decima edizione, si propone come una piattaforma permanente di discussione e condivisione di idee per la definizione di una visione del welfare che vada nella traiettoria dello sviluppo sociale ed economico del Paese, dell’inclusività e della sostenibilità.
L’edizione 2019 del Forum, tenutasi il 3 e 4 dicembre a Roma, a Palazzo Venezia, è stata l’occasione per presentare il Rapporto Strategico Think Tank “Welfare Italia” sviluppato da Unipol Gruppo in sinergia con The European House – Ambrosetti, con il sostegno di un Comitato Scientifico composto da Veronica De Romanis (Professore di Politica Economica Europea, Stanford University di Firenze e Luiss di Roma), Giuseppe Guzzetti (Avvocato e Filantropo; già Presidente Fondazione Cariplo), Walter Ricciardi (Presidente Mission Board for Cancer, Commissione europea; già Presidente Istituto Superiore di Sanità) e Stefano Scarpetta (Direttore Dipartimento di Employment, Labour and Social Affairs, OECD).
Il Rapporto, racchiuso in 10 punti sintetici, delinea una visione evolutiva del sistema welfare, auspicando “un sistema di strumenti, servizi e interventi finalizzati ad offrire ai cittadini le migliori e le più moderne risposte universalistiche di protezione sociale, abilitando le condizioni per la piena autorealizzazione dell’individuo e garantendo la tenuta sociale del Paese”.
Coinvolti nell’iniziativa gli attori chiave della classe dirigente del Paese insieme a relatori nazionali e internazionali per attivare un confronto costruttivo sulle policy per l’ottimizzazione e la valorizzazione di tutte le componenti del sistema di welfare nazionale. “È stato un onore – ha commentato Andrea Polimeno – far parte dei 200 invitati, scelti fra esponenti delle Istituzioni ed esperti del settore. Un laboratorio di grande interesse per me, in quanto gli argomenti trattati ed approfonditi con enorme dovizia di informazioni e dati sono esattamente quelli che quotidianamente, nel mio lavoro, propongo a clienti, amici e conoscenti”.
Da sempre, infatti, Assieur sposa la specifica missione del Think Tank Welfare Italia, impegnandosi costantemente a creare un futuro più sostenibile e privo di amare sorprese per la propria clientela, fornendo una corretta informazione e stimolando la doverosa attenzione su argomenti come la Previdenza Complementare e la Sanità Integrativa. “Un lavoro – ha aggiunto Andrea Polimeno – che ho sempre vissuto come un importante ruolo sociale e che mi ha reso orgoglioso della mia Professione, all’interno di un settore troppo a lungo sottovalutato dalla nostra categoria, perché generalmente percepito troppo di servizio e quindi poco retribuito”.
In un mondo caratterizzato da un’offerta ormai così competitiva sul prezzo al punto da risultare a volte selvaggia, Assieur è consapevole che l’unico modo per distinguersi, fornendo valore aggiunto al cliente, è un servizio reso in termini di chiara, completa e trasparente informazione su temi delicati che, qualora non affrontati per tempo, potrebbero impattare sensibilmente sul futuro tenore di vita dello stesso e del proprio nucleo familiare.
Un tenore già di per sé a rischio, considerando la fotografia tendenziale dell’Italia al 2050 proiettata dal Rapporto “Welfare Italia”. La combinazione di trend demografici, dinamiche economiche ed evoluzione del mercato del lavoro delinea infatti un quadro a tinte fosche per il nostro Paese. Si dovrà tenere testa, per riportare solo alcuni dati, a 36.000 nascite annue in meno, 2,9 milioni di anziani non autosufficienti e 2,3 milioni di occupati in meno; tutti trend che faranno dell’Italia un Paese non facile in cui vivere. Nelle parole del Rapporto, emerge perciò “la necessità di intervenire con urgenza per ricalibrare il sistema di welfare rispetto ai nuovi bisogni che si stanno delineando e garantirne la sostenibilità nel medio-lungo termine”.
“Indubbiamente – conclude Andrea Polimeno – l’impegno della categoria degli Agenti e di tutti gli operatori di mercato non potrà bastare a risolvere i problemi relativi alla produzione di risorse adeguate e alla loro equa ridistribuzione, ovviamente demandati al buon operato delle Istituzioni, ma sarà comunque un buon inizio per diffondere la necessità di affrontare con urgenza le criticità che potrebbero derivare dalla sottovalutazione di questi problemi”.